TUTTI CONTRO LA LEGGE BRUNETTA SOLO A PAROLE vediamo invece i FATTI!

 

Invitiamo le lavoratrici ed lavoratori del Ministero Politiche agricole e forestali  a leggere per potersi difendere contro il silenzio dei sindacati complici CGIL-CISL-UIL -UGL o dalle falsità di chi afferma oggi  di essere contrario al Dlgs 150/2009.

Vediamo chi ha sostenuto l'introduzione del dlgs 150/08 "in tre atti" attraverso questo testo del 2012.

In allegato il testo impagina


Va premesso che non vi raccontano ad esempio, che con il ministro della Funzione Pubblica Patroni Griffi,da tempo ci sono trattative in corso riprese a pieno ritmo dopo le elezioni RSU e che peggioreranno pesantemente le condizioni dei lavoratori del Pubblico Impiego. Li chiamano tavoli.

Dovrebbero chiamarli “cucina greca” perché le ricette sono le stesse.
In questi giorni i media asserviti lanciano, con il loro tam-tam ossessivo, nuovi segnali inequivocabili contro i pubblici dipendenti.


NON POSSIAMO PERO' IGNORARE DA DOVE VIENE L'ATTACCO
La fregatura, anche per i lavoratori pubblici, è stata scritta nero su bianco senza
fraintendimenti nel passato. Ripercorriamo quindi le “pietre miliari” dello smantellamento della Pubblica Amministrazione in tre atti recenti ed individuiamone le precise responsabilità.


1° atto - “MEMORANDUM” SUL PUBBLICO IMPIEGO 18 gennaio
2007 GOVERNO CENTRO SINISTRA PRODI

firmato da Luigi Nicolais (ministro della Funzione Pubblica e Tommaso Padoa-
Schioppa (Ministro dell’Economia) e i responsabili sindacali di Cgil
(Epifani), Cisl (Bonanni) e Uil (Angeletti)


Ovvero... da dove parte la “Brunetta” stralcio...

La misura della qualità e quantita dei servizi. L'adozione e la diffusione di un metodo fondato sulla fissazione degli obiettivi e sulla misurazione dei risultati dell'azione amministrativa  possono e devono costituire la base dell'intero impianto di riorganizzazione della PA.

La misurazione dei servizi in tutte le amministrazioni, deve divenire lo strumento con cui valutare il conseguimento degli obiettivi delle azioni amministrative (Oggi si capisce bene che la valutazione è un fine e non uno strumento.)
...nel quadro dei contratti collettivi all'introduzione di questi criteri
(valutazione dirigenti) saranno affiancate l'attribuzione alla dirigenza di effettivi poteri di gestione del personale e la previsione di adeguati sistemi di garanzia  (quali?), nell'ambito del sistema delle relazioni sindacali.
...saranno introdotti nei CCNL sistemi di valutazione e misurazione e criteri di accertamento dell'apporto individuale alla produttività.

Il raggiungimento dei risultati costituisce uno strumento di  differenziazione del trattamento economico.


Al fine di attuare gli indirizzi esposti verranno individuate le misure e le norme
conseguenti. Le disposizioni dei contratti daranno pieno seguito alle disposizioni
sopra prefigurate.
Governo Prodi – firmato da CGIL CISL UIL UGL


La posizione della CUB-RdB-SdL (oggi RdB ed SdL sono confluite in USB)
Durissima presa di posizione della RdB/CUB Pubblico Impiego sul Memorandum. "Governo e sindacati concertativi vogliono letteralmente smantellare la pubblica amministrazione - si legge in una nota - noi non possiamo accettarlo - dichiara Antonio Adornato della Direzione Nazionale della RdB Pubblico Impiego. "Si completa la campagna di odio verso i dipendenti pubblici iniziata ormai da parecchi mesi e che era evidentemente finalizzata alla trasformazione della pubblica amministrazione in senso privatistico. Ora e' evidente che i 'fannulloni' non c'entrano nulla - prosegue Adornato - il vero obiettivo di Governo e Cgil Cisl e Uil e' quello di avere una pubblica amministrazione a misura di impresa invece che al servizio del cittadino".

I sindacati di base avvertono che "nelle prossime ore saranno convocati tutti gli organismi statutari per decidere le iniziative di lotta da intraprendere non escludendo lo sciopero generale della categoria".

Noi, non ci stiamo!

Chiediamo che si apra una discussione democratica alla base e che siano i
lavoratori a “fare il processo” alla P.A. attraverso un percorso che metta a nudo responsabilità e connivenze, clientele e incapacità dirigenziali. A quel punto forse si comincerà a parlare di cose serie!


...gli stessi firmatari criticarono questo accordo cosiddetto Memorandum sul P.I.
Infatti la CGIL rete 28 aprile dice: (24 gennaio 2007)

Cgil(?), Cisl e Uil hanno sottoscritto il 18 gennaio un memorandum d’intesa sul lavoro pubblico. Abbiamo molti e rilevanti dissensi, ma soprattutto:
...Si rilancia il merito individuale, a metà strada tra la figura da anni cinquanta del capoufficio che dà i premi ai più bravi e il vecchio cottimo. Cosa vuol dire che i contratti nazionali definiranno i sistemi di valutazione e misurazione dell’apporto individuale alla produttività?
Formule di questo genere non ci sono nemmeno in molti contratti privati.”
...la CGIL dovrebbe chiederlo alla CGIL che lo ha firmato!


2° atto - “ACCORDO SEPARATO DEL PUBBLICO IMPIEGO DEL
4 FEBBRAIO 2011

GOVERNO CENTRO DESTRA BERLUSCONI
Firmato da Min. Brunetta e CISL, UIL, CIDA, CONFSAL, UGL


Il 4 febbraio i suddetti hanno sottoscritto con il Governo un’intesa "per la regolazione del regime transitorio conseguente al blocco del rinnovo dei
contratti collettivi nazionali di lavoro nel pubblico impiego".
Nel secondo, terzo e quarto punto l’intesa definisce come transitoriamente,
in assenza dei rinnovi contrattuali, debba essere applicato l’art. 19 del decreto legislativo n. 150/2009 (appunto: deve essere applicato)


Si rendono cioè conto che la Brunetta vacilla e inoltre non funziona perchè non c'è la “carota” cioè i soldi e allora si preoccupano di confermare il “bastone” cioè la falsa valutazione, le fasce di de-merito e tutto quello che ne conseguirà nei prossimi anni (mobilità e licenziamenti).


“Vive” infatti, il suddetto Art. 19 del decreto legislativo n. 150/2009 che prevede che:
“in ogni singola amministrazione il relativo “Organismo indipendente di valutazione della performance”  compili una graduatoria delle valutazioni individuali del personale, distribuendo il personale stesso in differenti livelli. Il livello alto  deve essere costituito dal 25% del personale, quello intermedio dal 50% e quello basso dal 25%. Il salario accessorio destinato a premiare la performance individuale deve essere distribuito  destinandone il 50% al livello alto e il restante 50% al livello intermedio. Per il livello basso non è previsto nessun compenso.”


Ricordiamo che essere collocati nelle fasce dei non meritevoli improduttivi costituisce ope legis motivo di sanzione disciplinare, mobilità e licenziamento.


Tra l'altro l’intesa stabilisce che “le retribuzioni complessive, comprensive della parte accessoria, conseguite dai lavoratori nel corso del 2010, non devono diminuire per effetto dell’applicazione dell’art. 19 del d.lgs 150 del 2009.”. Si esclude quindi che parte del salario accessorio possa essere distribuito secondo quanto previsto dall’art. 19. L’art. 19 non potrà
produrre quindi la diminuzione delle retribuzioni, non si esclude però che altro possa
produrlo. L’intesa infatti non afferma che le retribuzioni non devono in generale diminuire, ma che non devono diminuire per effetto dell’art. 19.


La Usb-Rdb abbandonò il tavolo.
Come fece anche, anche la Cgil che dichiarò: “E' solo uno scambio politico per sostenere un governo in difficoltà mentre rimangono le emergenze nel pubblico impiego.” La CGIL, esclusa,
si accorse in quella occasione della mancanza di “democrazia sindacale”.
Le sigle sindacali, in primis la UIL, che sottoscrissero questo accordo spalleggiando la riforma Brunetta, durante le recenti elezioni RSU nel Pubblico impiego hanno persino cercato di “ripulirsi le mani” con leggi di iniziativa popolare contro la riforma stessa oppure strillando contro le sue iniquità, finendo poi per firmare regolarmente gli accordi FUA 2011 (che significa di fatto avallarla!) a livello locale in diversi ministeri dopo le elezioni.

Passata la festa...gabbato lo santo.


3° atto - “ACCORDO DEL 28 GIUGNO 2011 su contratti e rappresentanza”
Firmato da Min. Sacconi -
CONFINDUSTRIA CGIL CISL UIL

La "ciliegina" sulla torta.


L'accordo apre alla derogabilità del contratto nazionale di lavoro.
La CGIL “rientra nei ranghi” ritrovando l'”unitarietà”: e firma...
In primis si afferma sostanzialmente che: gli accordi sindacali sono indiscutibili da chi dissente. Si toglie definitivamente la parola ai lavoratori e a chi “non firma”. Si
introducono falsi referendum sul modello FIAT. Alla faccia della democrazia sindacale...
La cosa forse più grave è appunto che si introduce la possibilità che gli accordi aziendali determinino deroghe e modifiche, anche sostanziali ai contratti nazionali, relative alla prestazione lavorativa, agli orari e all’organizzazione del lavoro: Marchionne a Pomigliano  e a Mirafiori non ha fatto nulla di diverso! Gli effetti varranno anche per il pubblico.


Risposta del sindacato di base:
sciopero generale il
15 luglio
poi il 6 settembre 2011
ed il 27 gennaio 2012!
Osserva Pierpaolo Leonardi, dell'Esecutivo nazionale USB: "L'accordo  interconfederale del 28 giugno prevede, al punto 7, che "i contratti collettivi  aziendali possono definire (.) specifiche intese modificative delle regolamentazioni contenute nei contratti collettivi nazionali di lavoro". Le materie oggetto di tale possibile deroga sono state chiarite al punto 3 dell'accordo, prevedendo come "la contrattazione collettiva aziendale si esercita per le materie delegate in tutto in parte dal contratto collettivo nazionale di lavoro di categoria o dalla legge". Prosegue Leonardi: "Conseguentemente il legislatore, stante la delega datagli dalle parti sociali, con l'art. 8 del decreto 138 del 13 agosto 2011 ha previsto che le
suddette 'specifiche intese' aziendali o territoriali possano derogare pressoché tutti gli istituti di tutela dei lavoratori: mansioni, classificazioni, inquadramenti, contratti a termine, part-time, lavoro somministrato, orario, contratti a progetto, contratti a termine e licenziamenti". "Con la ratifica odierna il cerchio si chiude - denuncia il dirigente USB - e cade l'ultimo possibile baluardo contrattuale contro il diritto del lavoro in deroga.
I lavoratori, cioè, non possono più opporre l'esistenza di norme di legge di maggior tutela a causa dell'art. 8 del decreto, e da oggi non potranno neppure invocare l'esistenza di norme contrattuali di maggior tutela.

Lavoro e Società Cgil affermerà: (ancora una volta si criticano da soli) “
Non riusciamo veramente a capire come qualcuno possa azzardarsi a dire che questo accordo “rappresenta un salto qualitativo dalla democrazia di organizzazione alla democrazia sindacale che i lavoratori saranno coinvolti e consultati per poter validare gli accordi con lo strumento del referendum”.


Evidente fu in quei giorni del giugno 2011 la calda soddisfazione del “foglio confindustriale”, Il Sole 24 Ore.


Si preparava la operazione politica annunciata in attesa del “governo tecnico”: l’Italia per uscire dalla sua crisi ha bisogno ancora di pace  sociale, coesione e concertazione.


Si introduce la “clausola di responsabilità” che vuol dire che qualunque comportamentopuò essere considerato lesivo degli interessi delle aziende, concetto poi “sdoganato” nella P.A. (licenziamento per motivi disciplinari, art 18, ancora fannulloni)

4° atto

Protocollo del 3 maggio 2012

Vengono "superate le fasce Brunetta '25-50-25'"

E questo è vero (mancano i soldi per finanziare la "meritocrazia"!).

Tutti i sindacati presenti al tavolo della Funzione Pubblica sottoscrivono il protocollo ad esclusione della USB;

Il protocollo parla di superamento delle fasce di merito, ma nello stesso tempo afferma “prevedendo …meccanismi atti ad assicurare la retribuzione accessoria differenziata in relazione ai risultati conseguiti…” ed ancora “in modo da avere parametri significativi per le politiche premiali nei confronti dei lavoratori pubblici”. In sostanza la filosofia della premialità, della differenziazione della retribuzione individuale e quindi della divisione tra lavoratori, è stata rafforzata attraverso meccanismi premiali che “…tengano conto dei diversi livelli di responsabilità ed inquadramento del personale”.

E poi dicono di essere contro la Legge Brunetta, imbastiscono falsi referendum, chiedono di modificare qualche virgola dei regolamenti attuativi...

Quando il sindacato con la sua specularità verso questo o quel partito politico di riferimento diventa cinghia di trasmissione di interessi estranei ai lavoratori la funzione di quel sindacato è conclusa oppure danneggia i lavoratori stessi.


VISTO IL PASSATO GUARDIAMO IL FUTURO!


Questo è il momento di restituirgli le tessere e di togliere fiducia a chi svende i diritti dei lavoratori, È IL MOMENTO di informarsi, diattivarsi con la USB di partecipare!


Ed oggi nel 2014 leggiamo ancora in alcuni comunicati del MIPAAF di sigle sindacali che si scaricano le responsabilità della riforma Brunetta dopo averla avallata in ogni modo.

Firmano accordi a perdere e portano i lavoratori dagli avvocati.

Lasciano approvare le leggi e poi portano i lavoratori al referendum.

SENZA VERGOGNA!

Nel solo 2014 la USB ha già indetto due Scioperi per il Pubblico Impiego il 19 giugno ed il 24 ottobre (sciopero generale)

Nella piattaforma degli Scioperi per i Pubblici non solo la questione blocco contratti, ma ancor prima l'abolizione del dlgs 150/2009 norma il cui impianto è chiarissimo e NON EMENDABILE. Altri propongono le modifiche dei "comportamenti organizzativi"

...se siete arrivati fino a qui...meditate gente meditate...

Coordinamento USB PI MIPAAF