“E’ PREMATURATA LA SUPERCAZZOLA O SCHERZIAMO?”

Roma -

Cari colleghi,

Purtroppo come al solito, ci troviamo a rappresentare le stesse situazioni che hanno caratterizzato questi ultimi anni d’ICQRF, ovvero di colleghi demotivati, logori di una Struttura che negli anni non li ha valorizzati, che non ha investito in mezzi, che ostacola ed impedisce ai lavoratori di migliorare le proprie aspettative lavorative e l’opportunità di concedersi qualcosa in più dalla vita, non accordando i nulla osta per poter PARTECIPARE a bandi di concorsi per mobilità tra pubbliche amministrazioni.

Quanto descritto è nella realtà dei fatti evidenziato dalle numerose richieste di nulla osta pervenute a questa Amministrazione (fonti autorevoli dicono 90) a seguito del recente bando emanato dall’Agenzia delle Dogane alla ricerca di Funzionari e Assistenti Doganali.

Aldilà delle richieste di nulla osta respinte dall’Amministrazione di appartenenza (ICQRF) con il classico copia/incolla motivazione: “carenza di personale”, si rappresenta l’ennesimo trattamento DISPARITARIO tra il personale appartenente allo stesso Dicastero – Ministero delle Politiche Agricole “ruolo Agricoltura” ai quali è stato concesso anche a quei dipendenti distaccati per “esigenze di servizio” presso gli uffici centrali e periferici dell’ICQRF; quindi loro possono, noi  no!.

A tutto ciò vanno sommate ulteriori situazioni spiacevoli quali: Indennità di P.G. mai percepita, Indennità di trasferta reintrodotta dal 1.01.2019 dopo anni di mancata corresponsione (nonostante lo stesso beneficio in altri comparti non sia stato MAI interrotto) con GRAVI ANOMALIE, sicurezza del lavoro “FAI DA TE” pagata con i nostri soldi (vedasi figura RSPP), fabbisogno del personale stimato a seguito delle competenze assunte dalla Struttura negli ultimi anni considerato “ridicolo” dai lavoratori, automezzi insufficienti ed obsoleti, mansioni superiori svolte dagli assistenti che hanno apportato verso questa Amministrazione prestazioni di alto profilo a basso costo: un'eccellenza operativa frutto di un vero e proprio sfruttamento.

Quando molti di noi sono stati assunti con i concorsi del 2003/2004 non eravamo, come sostiene qualcuno a cui piace auto referenziarsi: “I MIGLIORI AL MONDO” ma era prevista una corresponsione dell’indennità di trasferta pagata per intero, dotazione di automezzi nuovi, pianta organica superiore all’attuale del 30% con conseguente minore carico di lavoro.

Scusate ma la domanda sorge spontanea: come è possibile che “la struttura per controlli nell’ agroalimentare n. 1 al mondo” sia senza mezzi, senza indennità per i propri dipendenti demotivati, i quali, rispetto agli omologhi facenti funzione operanti in altre amministrazioni e/o Enti, risultano i meno pagati?

Il numero così eloquente di richieste di mobilità sottolinea in modo evidente quanto la struttura presentata dalla Dirigenza ICQRF alla classe politica ed all’opinione pubblica sia in drammatico contrasto con la realtà lavorativa dei dipendenti. I fatti sono incontrovertibili quando a parlare sono i numeri: ci sarà un motivo se nella struttura “n.1 al mondo” sono pervenute n. 90 richieste di mobilità dal personale dipendente? Forse la Struttura è poco “appetibile”?

Motivare il lavoratore, incentivare… sono state le parole utilizzate dalla Dirigenza in occasione dell’ultimo summit di (vicino) Matera per palesare quello che ormai è evidente per tutti cioè che la Struttura è al collasso “fisico e psicologico”. Essersi finalmente resi conto di questo speriamo si traduca in atti concreti a favore di tutti i lavoratori. Si sottolinea tra l’altro la proposta illustrata dal Capo Dipartimento di costituire l’Agenzia centrale della tutela della qualità e della repressione frodi dei prodotti agroalimentari-ACQRF, è l’idea che la scrivente O.S. ha rappresentato alle diverse rappresentanze politiche oltre che a tutti i Ministri che si sono avvicendati in questi ultimi anni.

 

Rispetto alla nostra proposta di Agenzia ci preme sottolineare che nel riempire quella che a tutt’oggi è semplicemente un’idea e comunque una “scatola vuota”, dovrà essere consultata la base dei lavoratori che nutre diverse aspettative al riguardo.

La funzione principale dell’Agenzia è quella di gestire al meglio le risorse della stessa; svincolati dal Ruolo ministeriale è possibile derogare il tetto di spesa per l’acquisto di automezzi ed altro, incrementare le competenze (es. etichettatura carni bovine, etc..) e di conseguenza gli introiti derivanti dalle sanzioni e quindi il FRD (ex FUA); tutti aspetti che riguardano e migliorano l’efficacia della gestione.

A tutela del lavoratore sarà pertanto fondamentale ed imprescindibile inserire nel decreto di istituzione della futura agenzia ACQRF, l’articolo 9 del Decreto Legislativo n. 300 del 1999 che al comma 3, recita testualmente: “Al personale inquadrato nell'organico dell'agenzia, ai sensi del precedente comma 1, è mantenuto il trattamento giuridico ed economico spettante presso gli enti, le amministrazioni e gli organismi di provenienza al momento dell'inquadramento, fino alla  stipulazione del primo contratto integrativo collettivo di ciascuna agenzia”.

Inoltre, considerato che il provvedimento istitutivo dell’Agenzia dovrebbe prevedere l’opzione per il personale NON interessato di rimanere nei ruoli ministeriali o di poter transitare presso altre amministrazioni pubbliche, così come già avvenuto nel caso dell’Istituzione in forma di agenzia dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro (INL), la creazione di un’Agenzia poco “appetibile” rischia seriamente, alle presenti condizioni, di rivelarsi un FLOP.

In Ultimo, siamo confortati ma non illusi anche dalle parole pronunciate nell’ audizione del 09.10 u.s. dal Ministro Teresa Bellanova presso le Commissioni Agricoltura riunite di Camera e Senato: “E’ mia intenzione provvedere quanto prima a completare la riforma del Dicastero per… valorizzare le professionalità di tantissime donne e uomini nei diversi ruoli e responsabilità. Avremo bisogno sempre più di energie giovani, di un ricambio generazionale che deve riguardare anche l’Amministrazione perché possa stare al passo dell’innovazione del settore”.

Un’osservazione al riguardo che vorremmo rivolgere proprio all’On. Ministro: “On. Ministro a proposito di valorizzare… è al corrente del fatto che svolgiamo attività di PG nel contrasto alle frodi per conto delle Procure, con tutti i rischi che questo comporta ed in cambio non abbiamo il benché minimo indennizzo?” Siamo stanchi di esser sempre e semplicemente lodati da questo o quel Ministro, RESTITUITECI LA NOSTRA DIGNITÀ.

Non occorreva la creazione di un Agenzia per veder riconosciuto un diritto che di fatto ci spetta da anni per espletamento dell’attività di P.G., né per veder incrementata al pari di altri Dicasteri l’indennità di amministrazione.

Secondo quanto riportato in una nota dell’ARAN “orientamenti applicativi” afferente l’indennità prevista per i  medici e veterinari che rivestono la qualifica di Ufficiali di PG, tale indennizzo deve essere riconosciuto e corrisposto in ragione dell’effettivo svolgimento delle funzioni ISPETTIVE e di CONTROLLO: difatti il citato riconoscimento economico è frutto di un accordo tra le PARTI per cui, nell’ottica del “VOLERE È POTERE”, non si vede come tale obiettivo non sia raggiungibile anche nella nostra struttura prima ancora di istituire l’Agenzia.

Da sempre le eccellenze vanno pagate, i migliori secondo un principio meritocratico sono pagati per tali, così come avviene quando una squadra di calcio acquista i diritti alle prestazioni sportive di un campione, o come quando si compra un’eccellente bottiglia di vino … SI PAGA.

LA SCRIVENTE O.S. INDICE LO STATO DI AGITAZIONE

e invita tutti i lavoratori a partecipare

all’assemblea in videoconferenza del 23.10 p.v (h10/12:30)

 

Il Coordinamento Nazionale USB PI MIPAAF